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Gli ultimi Decreti Legge in materia di immigrazione e minori: alcune note di approfondimento

Il Coordinamento legale di ASP-Città di Bologna ha predisposto alcune note di approfondimento delle ultime novità legislative riguardanti la protezione internazionale e i minori: il Decreto Legge 5 ottobre 2023, n. 133 recante “Disposizioni urgenti in materia di immigrazione e protezione internazionale, nonché per il supporto alle politiche di sicurezza e funzionalità del Ministero dell’Interno” e il Decreto Legge 15 settembre 2023, n. 123 “Misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale”.
Il Decreto Legge sull’immigrazione e la protezione internazionale del 5 ottobre 2023, oltre a incidere sul permesso per i cosiddetti soggiornanti di lungo periodo e sul regime delle espulsioni sotto diversi profili, prevede che il Prefetto possa disporre l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati ultrasedicenni all’interno delle strutture di accoglienza governative, anche temporanee, destinate ai richiedenti asilo adulti, qualora vi sia momentanea indisponibilità di posti nelle strutture per MSNA, per un massimo di 90 giorni. Il Decreto prevede inoltre che, in caso di arrivi consistenti, possa essere disposto nell’immediatezza lo svolgimento di rilievi antropometrici o di altri accertamenti sanitari, anche solo radiografici, volti all’individuazione dell’età. Le previsioni che derogano all’accertamento sociosanitario dell’età di cui all’ art. 19-bis D.Lgs. 142/2015, spiegano gli esperti e le esperte che hanno redatto le note, presentano dei profili di incostituzionalità e si pongono in contrasto con l’unanime produzione scientifica che evidenzia la non corrispondenza dell’età scheletrica all’età anagrafica e la totale inadeguatezza degli accertamenti radiologici a dare riscontro della reale età scheletrica, e dunque men che meno in relazione a quella anagrafica.
Si introducono inoltre ulteriori deroghe ai limiti di capienza previsti per i centri di accoglienza governativi e si ricomprendono le donne, anche non in stato di gravidanza, nelle categorie di richiedenti asilo c.d. vulnerabili, con conseguente possibilità per le stesse di fare ingresso nelle strutture del SAI.
Il Decreto Legge 15 settembre 2023, n. 123, cosiddetto Decreto “Caivano”, oltre ad apportare importanti modifiche  al processo penale minorile, incide significativamente sul sistema delle misure di prevenzione, ampliandone i presupposti applicativi e aggravando  le relative sanzioni in caso di violazione. In particolare,  il Decreto prevede che il cd. D.A.Spo. urbano  e la misura di prevenzione dell’avviso orale  possano essere applicate anche nei confronti di minori ultraquattordicenni,  ai quali, in presenza di determinate condizioni, potranno essere altresì applicati i divieti di utilizzare social network e smartphone. Si introduce poi  un’ipotesi di ammonimento ad hoc per i minori ultraquattordicenni che abbiano commesso, ai danni di altri minori, reati di percosse, o lesioni, o violenza privata, o minaccia  o danneggiamento, nonché  un’inedita e ulteriore ipotesi di ammonimento applicabile ai minori di età compresa tra i dodici e i quattordici anni d’età (in quanto tali, come noto, soggetti non imputabili) nei casi in cui abbiano commesso un delitto astrattamente punibile con la reclusione nel massimo non inferiore a cinque anni. Inoltre, con alcune “Disposizioni in materia di offerta educativa” viene introdotta la fattispecie penale dell’inosservanza dell’obbligo dell’istruzione dei minori. 

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