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In arrivo un nuovo strumento di comunicazione multilingue sulla sicurezza sul lavoro rivolto ai/alle richiedenti asilo

Il tema della sicurezza sul lavoro ricorre spesso nei titoli di cronaca mettendo in luce un quadro drammatico: in Italia i morti per infortuni o incidenti sul lavoro sono circa 3 al giorno e in tutta la Regione sono 35 le persone che hanno perso la vita solo dall’inizio del 2021. In uno degli ultimi episodi, accaduto proprio nella nostra area metropolitana, nell’area logistica dell’Interporto, Yaya Yafa, 22enne originario della Guinea Bissau che lavorava come facchino da soli tre giorni nel magazzino Sda, Express Courier, ha perso la vita in un incidente tragico e probabilmente evitabile.

Tra i richiedenti e titolari di protezione internazionale in accoglienza nel SAI dell’area metropolitana di Bologna si stima che nel 2021 siano state impiegate nella logistica 102 persone che hanno riferito 154 contratti complessivi. Se si tiene conto anche delle persone accolte nei CAS (centri di accoglienza straordinaria), il numero sale ulteriormente. La rilevazione del dato è particolarmente complessa anche a causa della tipologia di impiego, discontinuo, con contratti giornalieri (nel 2019 una persona ha raggiunto la quota di 60 contratti), con agenzie di intermediazione e sedi di lavoro spesso diverse.

Per quanto riguarda le persone di origine straniera, la sicurezza sul lavoro è una questione di grande rilevanza per tutte le associazioni di categoria dei lavoratori e delle imprese. Tuttavia, in molte occasioni è ancora affrontata in maniera poco strutturata e scarsamente funzionale. In primis questo avviene sul piano linguistico, spesso infatti i corsi sulla sicurezza sul lavoro non tengono sufficientemente conto della diversità di livelli di comprensione linguistica all’interno di gruppi dove sono presenti anche persone non di madrelingua italiana. Ad eccezione di rari casi, durante i corsi obbligatori sulla sicurezza non vengono utilizzati materiali didattici tradotti né viene previsto l’intervento di facilitazione della comprensione con la mediazione linguistico-culturale o interpretariato.

Gli interventi di mediazione non sono importanti solo per la mera traduzione linguistica, ma anche perché l’intervento formativo tenga conto degli aspetti culturali ed esperienziali di persone con provenienze diverse al fine di raggiungere un livello di comprensione profondo dei rischi e pratiche di prevenzione e protezione. Spesso, infatti chi proviene da esperienze di vita e/o di lavoro in contesti in cui il tema della sicurezza sul lavoro non è presente, fatica a comprenderne l’importanza e ad agire per proteggersi.

Per contribuire a contrastare queste difficoltà, l’associazione Africa e Mediterraneo sta lavorando allo sviluppo di uno strumento multilingue destinato a facilitare la comprensione delle problematiche collegate alla sicurezza sul lavoro da parte dei/delle beneficiari/e accolti nel SAI. Il prodotto finale si propone di esplicitare in maniera sintetica e precisa gli elementi chiave che permettono di garantire la massima sicurezza possibile sui luoghi di lavoro. Sarà disponibile in italiano, inglese, francese, arabo e urdu, e comporterà una serie di illustrazioni realizzate da Chiara Raimondi, permettendo di agevolare la rappresentazione dei protagonisti e dei concetti che entrano in gioco. La fumettista, formatasi al Corso di Laurea in Fumetto e Illustrazione dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, è autrice delle graphic novel L’agente segreto (con Giuseppe Andreozzi, Shockdom 2019) e Rigoni Stern (con Camilla Trainini, BeccoGiallo 2021).

Lo strumento finale sarà disponibile per la fine di gennaio 2022.

 

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