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Empatia e inclusione: due laboratori per dialogare con i giovani su inclusione e emozioni

Nel contesto del servizio estivo Scuole Aperte, un gruppo di operatori e operatrici di Arca di Noè ha proposto Oltre ogni frontiera e We Fee(l): due laboratori per parlare con gli e le adolescenti di rotte migratorie, inclusione ed emozioni.

Scuole Aperte, un progetto curato dall’Area Educazione, Istruzione e Nuove Generazioni del Comune di Bologna, prevede la creazione di un catalogo di attività culturali, ludiche, ricreative e didattiche rivolte a preadolescenti e adolescenti, che gli istituti scolastici possono scegliere e richiedere alle realtà proponenti.

È in questa cornice che si sviluppano Oltre ogni frontiera e We Fee(l), laboratori seguiti in tutte le fasi, dall’ideazione alla realizzazione, da un gruppo di operatori e operatrici della cooperativa Arca di Noè, parte del Consorzio l’Arcolaio, che lavorano nell’ambito del progetto SAI. La proposta di attività interattive e giochi di ruolo ha aperto spazi di dialogo con gli adolescenti, affrontando temi quali le migrazioni ma anche coinvolgendo il gruppo nell’esplorazione delle emozioni e del significato delle relazioni, sia con sé stessi sia con gli altri. I laboratori sono stati realizzati presso l’Istituto Comprensivo IC4 e l’Istituto di Istruzione Superiore Rosa Luxemburg.

Oltre ogni frontiera ha invitato le persone partecipanti a vivere un viaggio migratorio attraverso il libro-game DION, stimolando una riflessione profonda sulle sfide e le emozioni connesse alla migrazione. L’approccio interattivo ha favorito l’esplorazione e la riflessione su scelte e sentimenti, creando un legame empatico con la storia di Dion Faye, un giovane senegalese in cerca di un futuro migliore.

Come racconta una delle operatrici che ha condotto i laboratori “è stato davvero interessante quando abbiamo chiesto alle ragazze e ai ragazzi cosa avrebbero messo nella valigia se fossero stati Dion; abbiamo ascoltato le loro scelte per poi lavorare sulla consapevolezza, parlando del significato degli oggetti scelti e del valoro attributo a parole come integrazione e inclusione.”

Allo stesso tempo, We Fee(l) si è concentro sull’autoconoscenza e la socializzazione, utilizzando attività ludiche per supportare gli e le adolescenti nel riconoscimento e comprensione delle emozioni proprie e altrui. Creare spazi sicuri che incoraggino il confronto e la discussione è essenziale, poiché questi momenti promuovono la crescita personale e prevengono l’isolamento relazionale. L’operatrice aggiunge infine che “momenti come questi sono essenziali anche per avere la possibilità di raccontare il lavoro che svolgiamo quotidianamente, per rimanere in contatto con le persone più giovani, anche divertendoci insieme!”

Arca di Noè ritiene di fondamentale importanza la proposta di attività come Oltre ogni Frontiera e We Fee(l): spazi e momenti per ascoltare, riflettere e parlare con i e le più giovani, occasioni di crescita e conoscenza reciproca.

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