Notizie ed eventi di Bologna cares!

Dossier statistico immigrazione IDOS/Confronti: presentati i dati con focus sul SAI dell’area metropolitana di Bologna

Nel 2023 sono 2353 le persone accolte nel Progetto SAI del Comune di Bologna con 53 nazionalità di provenienza.

Il 26 ottobre, a Bologna come in tutte le regioni e province autonome d’Italia, è stato presentato il Dossier Statistico Immigrazione IDOS/Confronti, il rapporto che da 33 anni offre la visione più approfondita e qualificata sulla migrazione. A Palazzo d’Accursio l’associazione Africa e Mediterraneo, in collaborazione con le cooperative Lai-momo e Abantu e con il patrocinio del Comune di Bologna, ha organizzato il convegno di presentazione che è stato anche l’occasione per presentare i dati regionali e del SAI metropolitano.

Dopo il saluto istituzionale dell’Assessore Luca Rizzo Nervo, che ha sottolineato le scelte politiche di accoglienza del Comune di Bologna, Pietro Pinto, membro del comitato scientifico del Dossier, ha presentato alcuni dei dati nazionali più rappresentativi della situazione della migrazione. Ha esordito dicendo che il numero dei cittadini stranieri residenti in Italia si è assestato, nell’ultimo quinquennio, sui 5 milioni, l’8,6% della popolazione complessiva, una parte numericamente importante e costitutiva della società italiana alla quale non si presta attenzione, mentre ci si concentra sempre sugli arrivi giornalieri via mare. E dando un dato impressionante a livello internazionale: dei 295 milioni di migranti internazionali nel mondo nel 2022, i migranti forzati sono 108,4 milioni, con un aumento rispetto al 2021 del 21,4%, e una grande differenza rispetto al 2000, quando erano circa 20 milioni!

Annalisa Faccini, Dirigente Area Coesione sociale di Asp Città di Bologna, ha esposto i dati pubblicati nel sito Bolognacares, che comprendono nella dimensione territoriale quantitativa anche i CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) in capo alla Prefettura di Bologna. Attualmente il sistema CAS e SAI conta complessivamente 3904 posti in 384 strutture, con una media rispettivamente di posti per struttura per i CAS di 28 posti e per i SAI di 6 posti.

Il SAI nel 2015 contava 294 posti ed oggi 1997, in 316 strutture, che si sostanziano in appartamenti in condomini o in abitazioni multifamiliari. La maggioranza delle strutture si trova a Bologna città con 1150 posti in 169 strutture. Seguono i dati degli altri distretti: 268 posti nel distretto Pianura EST, 177 nel distretto San Lazzaro di Savena, 135 nel distretto Reno Lavino Samoggia, 115 nel distretto Appennino Bolognese, 106 nel Circondario Imolese e 46 nel distretto Pianura Ovest.

Il SAI a titolarità Comune di Bologna ha accolto nell’anno in corso, fino al 30/09/2023, 2353 persone. Nel primo semestre dell’anno, per gli adulti e le persone in nucleo, le nazionalità di provenienza sono 53: la nazionalità maggiormente rappresentata è la Nigeria (299 persone), seguita dall’Ucraina (258 persone), il Pakistan (120 persone), l’Afghanistan (97 persone) e la Somalia (86 persone).

Oltre il 50% delle persone accolte è in nucleo famigliare o monoparentale e ha meno di 25 anni. Per i minori stranieri non accompagnati (MSNA), la nazionalità maggiormente rappresentata nel primo semestre è la Tunisia (199 persone), seguita dall’Albania (130 persone) e dall’Egitto (81 persone).

Oltre alla gestione del progetto SAI, del quale il Comune di Bologna ha incaricato ASP Città di Bologna, è stato necessario attivare interventi aggiuntivi (extra SAI), da dedicare ad accoglienze per nuclei famigliari e minori stranieri non accompagnati: nel 2023 sono state accolte 260 persone in nucleo familiare, e 281 minori non accompagnati. Nel 2022 le persone accolte extra-SAI sono state rispettivamente 354 persone in nucleo e 357 minori stranieri non accompagnati.

Valerio Vanelli, docente universitario e consulente dell’Osservatorio Regionale sull’Immigrazione, ha presentato i dati regionali. Ecco alcuni dati emersi durante la presentazione: al 1 gennaio 2022 le persone con cittadinanza straniera residenti in Emilia-Romagna sono 566.687 (12,8% della popolazione complessiva), in leggero incremento rispetto alla stessa data dell’anno precedente (+4.400; +0,8%). In Italia sono quasi 5,2 milioni (8,8%).

L’Emilia-Romagna è da diversi anni la regione italiana con la più alta incidenza, seguita dalla Lombardia. Se si considerano i soli cittadini di paesi non-Ue, l’incidenza sul totale della popolazione residente in Emilia-Romagna risulta pari al 10,0% (in Italia 6,4%).

Si conferma la prevalenza di donne, che in Emilia-Romagna sono la maggioranza dal 2009 (in Italia dal 2008). Al 1° gennaio 2022 sono il 52,2% del totale dei residenti stranieri in regione (in Italia 51,3%). L’età media delle persone con cittadinanza straniera nella nostra regione è 35,7 anni mentre per gli italiani è 47,8 anni. Anche per la popolazione straniera, però, aumenta soprattutto la popolazione adulta e anziana: fra gli stranieri residenti, quelli di almeno 50 anni nel 2008 erano il 10,0%, oggi sono il 23,1%; quelli di meno di 30 anni erano il 45,5%, oggi sono il 36,3%.

I minori stranieri residenti in Emilia-Romagna sono oltre 120mila, oltre un quinto (20,8%) del totale degli stranieri, così come in Italia (20,3%). I primi 4 paesi di cittadinanza degli stranieri sono: nell’area metropolitana di Bologna: Romania (22,5%), Marocco (9,4%), Pakistan (7,0%), Albania (6,5%); nel comune di Bologna: Romania (16,7%), Bangladesh (8,1%), Filippine (8,0%), Pakistan (6,9%).

Sono poi intervenuti i/le rappresentanti di alcuni dei numerosi enti che sostengono il Dossier IDOS/Confronti: Claudia Garbuglia, Responsabile territoriale Diaconia Valdese di Bologna; Maritria Coi, Segreteria Regionale CGIL Emilia-Romagna; Antonio Amoroso, Segreteria Regionale CISL Emilia-Romagna; Daro Sakho, SconfinaMenti APS / Progetto SPAD del Comune di Bologna; Rossella Celmi, Responsabile Unità Integrazione, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni

Inizia a scrivere e premi Invio per cercare

X