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I sindaci di Bologna e Lampedusa hanno presentato “Global Compact in Comune”

“Dobbiamo ‘azzerare le tifoserie’, le astratte contrapposizioni tra chi è pro e contro l’immigrazione, e ripartire dai contenuti e dai principi del Global Compact per una migrazione regolare, ordinata e sicura. Ripartire dal basso, dai comuni: lo abbiamo fatto a Bologna e a Lampedusa, proponiamo agli altri comuni Italiani di fare altrettanto”. È la proposta dei sindaci di Bologna e di Lampedusa, Virginio Merola e Totò Martello, che il 18 settembre a Roma, al Senato, nel corso di una conferenza stampa hanno presentato “Global Compact in Comune”, iniziativa rivolta ai comuni italiani e alla società civile.

Nel comune di Bologna e nel comune di Lampedusa è stata approvata una delibera di giunta che recepisce a livello locale i contenuti e i principi del Global Compact, il documento firmato il 10 dicembre 2018 a Marrakech dalla quasi totalità dei paesi a livello mondiale, a cui l’Italia non ha aderito, e al quale Bologna ha dedicato un convegno lo scorso giugno.

L’approccio concreto di chi amministra le comunità è emerso nei discorsi dei due sindaci. “Non è possibile che l’Italia non aderisca a questa proposta delle Nazioni Unite – hanno affermato Merola e Martello – Le amministrazioni delle città con il loro know how possono fare molto per imprimere una nuova visione della gestione regolare dei flussi migratori, ma naturalmente ci rivolgiamo anche al governo nazionale, affinché affronti finalmente in un modo concreto i temi dell’accoglienza e dell’integrazione e lavori per creare canali di ingresso regolari, al di là degli slogan e dei proclami che hanno caratterizzato il precedente esecutivo”.

Merola ha parlato del sistema SPRAR metropolitano di Bologna, a cui hanno aderito quasi tutti i 55 comuni che compongono l’Area metropolitana, sottolineando come esso non abbia creato problemi alle comunità: “piccoli gruppi di persone inserite nel tessuto sociale per essere orientate al lavoro, adeguatamente formate alla conoscenza dell’italiano, non possono che fare comunità, e non certo portare disgregazione”.
Il sindaco di Bologna ha voluto anche sollevare il problema di chi viene escluso dall’accoglienza nei CAS, assolutamente da affrontare “per evitare gravi conseguenze sia per la sicurezza dei territori”.
Martello ha portato il punto di vista della quotidianità della “frontiera” di Lampedusa, con gli sbarchi continui e il sovraffollamento dei luoghi di accoglienza, ribadendo che “il problema delle migrazioni non è stato risolto da nessuno, non si può risolvere con slogan e tweet, bisogna cercare di essere informati, documentati, e dare risposte con leggi chiare che vengono dal Parlamento, dietro la spinta dei comuni.”

Merola e Martello hanno presentato un sito web rivolto alle amministrazioni comunali e alla società civile. Sul sito è possibile scaricare un modello di delibera da adattare alle singole amministrazioni comunali.
“Abbiamo illustrato la nostra proposta all’ANCI – hanno aggiunto Merola e Martello – ci auguriamo di ricevere il sostegno dell’associazione”.

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