Permettere alle persone di documentare e riflettere sulle situazioni, esigenze e possibili soluzioni del loro contesto di vita, favorire il dialogo critico e la conoscenza dei problemi personali e delle relazioni sociali, promuovere il cambiamento attraverso il coinvolgimento di istituzioni: tutto questo attraverso la fotografia e il lavoro di gruppo.
Questi sono stati gli obiettivi alla base del progetto “Integr-azione” realizzato all’interno dell’edizione 2017 di Bologna cares!, la campagna di comunicazione del Sistema di Protezione per Richiedenti asilo e Rifugiati (SPRAR) del Comune di Bologna.
Photovoice è la tecnica utilizzata nel progetto: combinando la fotografia con la ricerca e l’azione partecipata, le immagini con la narrazione, aiuta le persone coinvolte, specialisti e non, a rappresentare e definire questioni di interesse, punti di forza e obiettivi per il cambiamento, secondo una prospettiva che è unica perché parte dalla loro storia. All’interno di “Integr-azione” i partecipanti sono stati chiamati a esprimersi sui temi della migrazione e dell’integrazione nell’ambito della loro città: Bologna.
Applicata per la prima volta in un contesto italiano nel 2007 per un progetto di integrazione tra le nuove generazioni e i coetanei della città di Padova, la tecnica Photovoice viene insegnata tutt’oggi presso l’Università degli studi di Padova da uno dei membri del collettivo Awakening, Simone Padovani. Insieme al collega fotoreporter Massimiliano Donati, Padovani ha condotto i dieci incontri che hanno portato alla selezione dei quaranta scatti che costituiscono la mostra.
Quattro gruppi distinti di cittadini hanno aderito al progetto e sperimentato a Bologna questo metodo: due operatori dell’accoglienza, sei richiedenti asilo ospiti delle strutture situate nell’area Metropolitana di Bologna, tre cittadini critici e otto cittadini a favore del sistema di accoglienza.
Dopo una formazione iniziale, queste persone sono andate in giro per la città, si sono addentrate nei quartieri, nelle strade e nei luoghi pubblici, per scattare immagini rappresentative del loro punto di vista sul fenomeno migratorio e sui processi di integrazione.
Durante le restituzioni e attraverso la discussione sulle fotografie presentate di volta in volta, i partecipanti sono stati stimolati a raccontare ciò che hanno provato mentre scattavano le foto. I coordinatori li hanno spinti ad andare oltre la propria visione, per cercare di approfondire sempre più la tematica al centro del progetto e a formulare alcune idee, proposte e considerazioni da presentare alle istituzioni, con l’obiettivo di un confronto costruttivo.
La selezione di foto presentata nella mostra, che inaugurerà il 20 giugno alle 17.00 presso il Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio e che potrà essere visitata fino al 30 giugno, è il risultato di questo processo che ha comportato un grande sforzo per tutte le persone coinvolte, ma che ha lasciato un segno profondo in tutti.
Per maggiori informazioni sulla mostra: Inaugurazione della mostra fotografica “Integr-azione”.